Fortezza sicula del 750 a.C.

foto internet
FORTEZZA SICULA DEL 750 a.C
Chiamata Castelluzzo (castello piccolo) 

Il Castelluccio, edificato su una grande roccia arenaria che domina tutta la valle dell'Akesine, è  la parte centrale di tre castelli  allora esistenti. Così ne parla Filoteo degli Omodei: “separato da quello grande solamente per uno strettissimo passo, dove anticamente come oggi si vede, era un corridore ,che dall’uno all’altro si andava ,vi è un’altra inespugnabile fortezza detta il castelluzzo ,dove sono cisterne d’acqua e soprasta tutta la terra”.
Oggi al posto del corridoio è presente la Basilica di SS. Maria della Catena. Sia i castelli che le mura di cinta sembrano più moderni, forse furono ristrutturati nello stesso periodo. Le mura si estendevano da Ovest verso Est per circa 800mt ed erano in grado di arroccarsi migliaia di guerrieri.
Un’ ipotesi plausibile è che Castiglione di Sicilia possa essere identificata con Trinakie o Trinacia,che fondata dal Re siculo Trinaco fu la prima città tra le città dei siculi,e mantenne la sua indipendenza fino a quando tutte le altre città siciliane furono assoggettate al potere di Siracusa.
Ducezio la ingrandì costruendola anche più a valle in pianura (L’attuale Francavilla?).
Così Diodoro Siculo nel libro XII la menziona: alla morte di Ducezio “i Siracusani ridussero in stato di sudditanza tutte le città dei siculi, Trinacia  era piena di comandanti militari di gran valore che erano molto orgogliosi del loro coraggio. Perciò raccolsero tutte le forze da Siracusa e dalle città alleate e fecero una spedizione contro di essa. I Trinaci erano privi di alleati perché le altre città erano assoggettate ai Siracusani, ma sostennero un gran combattimento con ardore resistettero al pericolo ,uccisero molti uomini e combattendo eroicamente morirono tutti. Analogamente anche la maggior parte degli uomini anziani per non sostenere l’ignominia della prigionia ,si diedero per se stessi la morte. Così  I Siracusani vinsero brillantemente uomini che prima erano stati invincibili, e ridotti in schiavitù gli abitanti,distrussero la città, le preziosità  del bottino le inviarono a Delfi  in onore del Nume. In quanto valorosità non furono meno del Re Leonida e i 300 Spartani.
Nel libro III -91 di Plinio vengono menzionati Tissinenses  e Tyracinenses  tra le città stipendiarii dei Romani. Costoro, aggiunge, se furono gli stessi che ricorda Diodoro nella prenunziata storia, al certo la loro città dopo la sciagura fu ricostruita, esiste ancora oggi nella cittadina una fonte chiamata “tirone” in greco città nuova. Le due cittadine, dopo la distruzione le troviamo separate nella monetazione come Piakos per Castiglione e Stiela,successivamente Villa per poi diventare Franca villa, la città rifiorì tanto che alla distruzione di Naxos avvenuta nel 403 a.C, il suo territorio fu donato ai siculi;la parte destra del fiume fino ad oggi ad un Km dal mare appartiene al territorio di Castiglione.
Nel 902 dopo la presa di Taormina da parte dei musulmani,l’arabo  Ibn-el Athìr scrive che Khafagìa muoveva le sue truppe sopra Tiracia; così si legge in M.Amari “Storie dei Musulmani di Sicilia”. Per quanto riguarda Tiracia Michele Amari dà una sua dubbiosa interpretazione del luogo. Questo passaggio di truppe musulmane  lasciò ulteriori segni alla cittadina chiamata dai musulmani Quastallum , l'odierno Castiglione,portando distruzione e incendi di interi borghi, vennero risparmiati i castelli e l’antico quartiere detto delle “Camene”. Nella toponomastica di Castiglione  troviamo diverse contrade che testimoniano questo passaggio:Tumarca o Tumaxi,Marca,Balsamà da Busa-Mar nome di un condottiero saraceno,Gaeto da Gaytus Maimuni,Balze di Mira da emiro,Iannazzo da Ain-nazz piccolo fiume,Caranco da Kharag tributo,altre contrade Zanghi,saracino,zafarana ecc.
La storia continua….
Pippo Tizzone.

Per altre informazioni:
https://www.facebook.com/CastiglioneDeiSiculi/
  foto G.T.
Castelluccio, lato Est

Fortezza costruita dai Siculi prima dell'arrivo dei primi greci con la fondazione di Naxos nel 735 a.C.

foto internet
Castello grande


    
 ©copyright Giuseppe Tizzone 

Commenti

Post popolari in questo blog

Motta Camastra: i contemplatori del cielo - II

Scoperte di antichi approvvigionamenti idrici nella valle dell’Alcantara nel territorio di Castiglione di Sicilia

La Gurfa e l'Akesines nel regno di Trinaco