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Area sacerdotale
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TEMPIO
SICULO O SEKELES
DEDICATO A GIOVE ETNEO O AMON
Questo tipo di decemvirato (denominato anche decemviri
sacrorum) aveva funzioni religiose ed era stato concesso su pressione della
plebe che reclamava una divisione paritaria nell'amministrazione della
religione di Stato (cinque decemviri erano plebei, cinque erano patrizi).
Furono nominati per la prima volta nel 367 a.C. al posto dei duumviri
("due uomini") patrizi che avevano avuto le responsabilità della cura
e della consultazione dei libri Sibillini e della celebrazione dei giochi
dedicati ad Apollo. L'appartenenza a questo collegio sacerdotale (collegium)
era a vita.
Durante la prima guerra Punica una tremenda eruzione dell’Etna indusse il
Senato Romano a trarne la conseguenza che le divinità siciliane dimostrassero
con essa la loro disapprovazione.
Come ci riferisce Diodoro Siculo, in frammenti del Lib. XXXIV cap. 28 della
Biblioteca Historica "il Senato paventando l'ira degli dèi, consultati
i libri Sibillini, pensò di dover mandare in Sicilia alcuni del collegio dei
Decemviri. I quali avendo girato per tutta l'Isola, consacrarono con certe
cerimonie e sacrifici gli altari dedicati a Giove Etneo e fattivi attorno una
muraglia, ne chiusero l'adito a tutti, eccettuati quelli che delle singole
città erano soliti ad essere mandati a quegli altari, onde farvi secondo l'uso
dei loro maggiori i sacrifici patrii". “Anche qui, vasche intagliate nel
vivo masso, utilizzate dai sacerdoti, venivano riempite del caldo sangue delle
vittime (capri e agnelli)”
Il Senato Romano emanò quindi disposizioni religiose a tutele del culto delle
divinità sicule. Lo stesso Diodoro Siculo racconta che i devoti giungevano da
ogni parte della Sicilia per celebrare le stesse divinità, anche se con nome
diverso.
Secondo l'egittologo Cristian Greco gli sekeles o
shekelesch erano una popolazione facente parte della confederazione dei popoli
del mare che appare nelle fonti scritte egizie durante il periodo del nuovo
regno, e l'identifica con i Siculi le forme piramidali nel tempio arcaico (dei
padri) ci rimandano a questo periodo anche se sarà oggetto di dibattito.
Tutti i diritti riservati a ©Giuseppe Tizzone
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Planimetria
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Area riservata ai sacerdoti sacerdoti ci rimanda ai riti orientali per comparazione con la tavoletta d'argento di Ai Khanoum La forma piramidale del vertice ci rimanda ai Sekeles
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“Anche qui, vasche intagliate nel vivo masso, utilizzate dai sacerdoti, venivano riempite del caldo sangue delle vittime (capri e agnelli)”
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All'entrata due coppelle, usate come consuetudini nei templi antichi ,per i liquidi pscotropi e per il sangue dei sacrifici |
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Area sacerdotale |
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