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Grotte della Gurfa |
Fu Paolo Orsi, il
padre dell’archeologia Siciliana, sulla base dei dati e dei riti funebri a
creare una periodizzazione della preistoria in Sicilia come un’unica entità
etnica.
Propose i periodi siculi che all’inizio erano quattro,successivamente
diventarono tre,il primo periodo si potrebbe chiamare adesso anche sicano.
Mi propongo in questo scritto di fare una comparazione con i siti protostorici
della valle dell’antico Akesines o Alcantara, e la grotta della Gurfa nel
territorio del comune di Alia, fondato nel periodo islamico. Il nome della grotta deriva dall’arabo ghorfa
che significa magazzino.
Sull’Akesines e della parte della Valdemone, gli archeologi hanno trovato pochi
indizi del periodo castellucciano corrispondente al primo periodo siculo, la
maggior parte delle ricerche e ritrovamenti archeologici sono sempre stati
effettuati nella parte Sud della Sicilia. Tale mancanza ha indotto gli storici
a ipotizzare diverse teorie sull’arrivo dei sicani nell’isola.
Le fonti antiche e archeologiche concordano sull’origine comune di sicani e
siculi e della loro provenienza indo-europea, infatti notiamo che i siculi del
secondo periodo della cultura di Pantalica adottarono gli stessi riti e usanze funebri,
in particolare le tombe a grotticella. Si suppone che in quel periodo in
assenza dell’arrivo degli elleni il culto e i riti religiosi fossero omogenei,
in ogni caso affini ai veda indo, la loro radice primitiva di provenienza.
Sulla grotta della Gurfa, sui sicani e siculi, ci sono diverse teorie e
dibattiti ancora in corso. Nella valle dell’Akesines l’unica antica città esistente
in quel periodo è Castiglione di Sicilia da me identificata come l’antica città
di Trinakie, come ci dice Plinio esistente forse anche prima dell’arrivo dei
siculi, il suo fondatore era Trinaco, il leggendario re che estese il suo
dominio all’intera Sicilia in un periodo nella quale in Sicilia non si era
ritenuto ancora opportuno stabilire dei confini. interni.
I siti delle contrade di Orgale, Pietra Perciata, Rocca Pizzicata, Motta
Camastra, Argimusco e altri. presentano delle stesse caratteristiche, delle
vasche litiche, delle tombe a grotticella artificiali, delle grotticelle
naturali, delle sfere litiche, a volte anche delle croci come simbolo solare. Ma
una cosa che li accomuna significativamente è il simbolo del triangolo, a volte
con una sfera centrale che come comparazione al di fuori della Sicilia troviamo
nella tomba di Talpiot a Gerusalemme, anche se di periodo successivo non si può escludere che possa essere la stessa tipologia di tomba.
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Tomba di Talpiot, parte frontale |
LA GURFA
La prima cosa che si nota camminando verso il sito è una grotticella
triangolare usata a scopo rituale; nella protostoria Siciliana si adorava la
dea madre, il sacerdote unitamente alla consorte, la quale rappresentano il
maschile e il femminile, venivano chiusi nella grotticella per il periodo di
consacrazione al rito, all'interno di questa grotticella rimanevano immobili
con i pugni serrati avvolti in una pelle di animale (dalle loro osservazioni
della nascita la pelle di animale rappresentava forse la placenta) abbracciati
ma senza atto sessuale, il tutto a rievocare la vita intrauterina.
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Grotta del rito |
La grotticella era il simbolo sessuale femminile, un luogo di rinascita e
rigenerazione, probabilmente venivano curati anche ammalati, nel davanti è
visibile un simbolo solare.
Sulla destra del percorso notiamo un monolite con due vasche simile ad un
palmento, che venivano usate anche per la preparazione di bevande particolari a
base di erbe dagli effetti psicoattivi, di frutti e vino, consumate soprattutto
nei riti religiosi per aiutare gli individui a ricollegarsi alla divinità. Si
nota anche una croce è possibile che sia pre Cristiana.
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Vasca o palmento per la preparazione di bevande per il rito |
Salendo sulla sinistra si notano delle tombe a forno artificiali, simili a
quelle di Pietra Perciata a Castrorao di Castiglione di Sicilia ed altre sparse
nel territorio dell’Akesines. |
Tomba a grotticella artificiale della Gurfa |
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Tomba a grotticella artificiale a Castrorao, Castiglione di Sicilia |
Anche qui come negli altri siti è presente una
seconda vasca litica che veniva usata prima dei riti come abluzione collettiva
o di purificazione con l’acqua.
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Vasca litica |
Arrivati nella parte principale vi è “il
palazzo, un complesso
rupestre delle grotte di sei cavità disposte su due livelli scavati in una
arenaria giallastra.Al primo, a sinistra, si apre un ambiente a pianta
rettangolare di 9,59x9,15m, con altezza di 4,53m, con soffitto a due spioventi
un tempo nominato "a saracina" (alla saraceno); a destra un ambiente
di forma campaniforme alto 16,35m, pianta ellittica di 14,10x11,59m, alla
sommità un ovulo d 0,70m; entrambi gli ambienti comunicano autonomamente con
l'esterno e fra loro a mezzo di un corridoio. Una scalinata scavata nel costone roccioso conduce al secondo livello
entro cui sono scavati quattro ambienti uno a sinistra e tre a destra in
successione, di forma pressoché quadrata e dimensioni diverse, il più piccolo
di circa 6x4m, il maggiore di circa 10x6m. Ciascun ambiente è dotato di ampia
finestra aperta sulla vallata. Segue un lungo corridoio che sbocca a circa metà
dell'altezza dell'ambiente campaniforme.”*
Secondo le mie osservazioni solo la parte sommitale della tholos è originale,
la separazione avviene dove si vede la sottrazione della roccia con gli
scappelli, probabile che sia stata lì inizialmente la tomba di un re. Tombe a
tholos campaniformi sono presenti anche nell’ Akesines, una è stata da me
identificata all’interno del Castello di Castiglione di Sicilia, anticamente frequentato
da sicani prima e dai siculi dopo. Continuando il percorso a salire si vede una
parete con degli spioventi, segno di una esistente copertura lignea simile a
quelle di Castiglione in contrada Orgale. |
Tomba a tholos campaniforme da me individuata, Castello di Castiglione |
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Spioventi per capanna |
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Parte sommitale, spiovente per capanna, C.da Orgale |
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Spiovente per una capanna di piccole dimensioni, C. da Orgale |
La cosa più importante del sito che lo collega alla parte protostorica settentrionale della Sicilia è un grande segno del triangolo che troviamo presente nelle pareti di svariate tombe artificiali dell’Alcantara, che interpreto come un simbolo della religione sicula di nascita morte e resurrezione.
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Simbolo triangolare presente nei siti in comparazione nell'Alcantara |
Simbolo triangolare presente nei siti in comparazione nell'Alcantara |
Dato che il segno è presente in numerose tombe a grotticella artificiali, è possibile che lì di sotto ci siano state o ci sono delle sepolture, il luogo giusto per un eventuale approfondimento di indagini archeologiche.
Ho avuto modo di vedere il sito solo poco tempo durante una bella gita organizzata dalla dottoressa Cecilia Marchese con le descrizioni dell’Arch. C. Montagna.
La datazione non è certa dato che il sito è stato utilizzato fino al secolo scorso, dovrebbe essere a partire dal I periodo siculo o sicano, frequentato nei vari periodi successivi
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Segni nella parete rocciosa a Castiglione in un sito preistorico |
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Parte sommitale della Gurfa |
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Pozzo all'interno del piano superiore |
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Simbolo di non certe interpretazioni, possibile tridente |
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Parte della vasca triangolare della Gurfa per la decantificazione del preparato |
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Vasca per il rito di purificazione con l'acqua
| Vasca litica o palmento, Motta Camastra |
| Particolare di una tomba a tholos dove è visibile nella parte superiore il triangolo e | il portello stesso a forma circolare
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Interno della Gurfa con fori per l'impalcatura di legno |
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