Argimusco: tra Filosofia, Natura e Matematica
Argimusco La Sicilia si può considerare come il paese in cui fu maggiore la diffusione della dottrina di Pitagora. Ecfanto di Siracusa, considerato tra i più antichi scolari di Pitagora, in alcuni frammenti di scritti conservati, ci mostra una teoria del mondo costituito da monadi corporei di varia forma, grandezza e potenza, che si muovono nel vuoto. Certamente pitagorea è l’ipotesi della rotazione della Terra intorno al suo asse, disposto nella direzione del fuoco centrale e dell’anti-Terra. Il pitagorico Ippi da Reggio, raffigura l’universo come un triangolo dove su ciascun lato sono disposti 60 mondi ed un mondo sopra ogni angolo, e definisce il suo numero in 183. Nell’area poi di questo triangolo che chiama “campo della verità” colloca il mondo dell’intelligenza dove, senza moto ed in silenzio, giacciono le idee primitive di tutte le cose; gli esseri dei mondi non sono che immagini caduche di quegli eterni esemplari. Un altro pitagoreo siciliano è Iceta,