Argimusco: tra Filosofia, Natura e Matematica


Argimusco         

La Sicilia si può considerare come il paese in cui fu maggiore la diffusione della dottrina di Pitagora.
Ecfanto di Siracusa, considerato tra i più antichi scolari di Pitagora, in alcuni frammenti di scritti conservati, ci mostra una teoria del mondo costituito da monadi corporei di varia forma, grandezza e potenza, che si muovono nel vuoto.
Certamente pitagorea è l’ipotesi della rotazione della Terra intorno al suo asse, disposto nella direzione del fuoco centrale e dell’anti-Terra. Il pitagorico Ippi da Reggio, raffigura l’universo come un triangolo dove su ciascun lato sono disposti 60 mondi ed un mondo sopra ogni angolo, e definisce il suo numero in 183. Nell’area poi di questo triangolo che chiama “campo della verità” colloca il mondo dell’intelligenza dove, senza moto ed in silenzio, giacciono le idee primitive di tutte le cose; gli esseri dei mondi non sono che immagini caduche di quegli eterni esemplari.
Un altro pitagoreo siciliano è Iceta, che già aveva esposto l’ipotesi cosmica del fuoco centrale e delineava altre teorie circa la posizione del globo terrestre e la sua rotazione, pervenendo a concepire questo movimento come causa unica di quelle apparenze che mostrano in moto stelle, sole e luna che invece sono tutte in riposo nel cielo.

Divina Matrix
 Tetraktys



La sfera


La scuola pitagorica aveva una profonda venerazione verso la sfera. Questo solido era la rappresentazione materiale dell'Armonia. Ciò era dovuto all'osservazione della caratteristica della sfera: tutti i punti sono equidistanti dal centro, che rappresenta il fulcro, e con la stessa "forza" tengono insieme la sfera.
Pitagora formulò inoltre l'importante teoria della tetraktys. Etimologicamente il termine significherebbe "numero triangolare". Per i Pitagorici la tetraktys consisteva in una disposizione geometrica che esprimeva un numero o un numero espresso da una disposizione geometrica. Essa era rappresentata come un triangolo alla cui base erano quattro punti che decrescevano fino alla punta; la somma di tutti i punti era dieci, il numero perfetto composto dalla somma dei primi 4 numeri (1+2+3+4=10), che combinati tra loro definivano le quattro specie di enti geometrici: il punto, la linea, la superficie, il solido.

La tetraktys aveva un carattere sacro e i pitagorici giuravano su di essa. Era inoltre il modello teorico della loro visione dell'universo, cioè un mondo non dominato dal caos delle forze oscure, ma da numeri, armonia, rapporti numerici. Questa matematica pitagorica che è stata definita un'"aritmogeometria" agevolò la concezione del numero come archè, principio primo di tutte le cose.




                                                                        Disco solare

Disco solare


Il pentagono fu scelto come simbolo della scuola pitagorica e a questa figura è stata attribuita per millenni un’importanza misteriosa, probabilmente per la sua proprietà di generare la sezione aurea.
Questo simbolo dunque, accompagnava gli iniziati ai misteri pitagorici durante tutta la giornata, dal momento in cui si alzavano, alle prime luci dell'alba, fino a sera quando si ritiravano nella propria stanza.Esso si trovava pure nella sala dove gli iniziati consumavano i pasti frugali ed alla fine di ogni pasto, il più anziano ricordava ai fratelli le cinque regole fondamentali di “giusta vita”che corrispondevano ai cinque angoli della figura:
1.     esiste una sottile magia che unisce tutti gli esseri viventi e rispetta tutto ciò che vive;
2.     impara a nutrire solamente pensieri buoni;
3.     vieni in aiuto alle leggi divine e combatti l'illegalità;
4.     adora solamente gli altari incruenti e offri agli dei i profumi della natura;
5.     studia attentamente i presagi, le profezie e tutti i segni spontanei e ricordati che nulla avviene per caso.


 Vasca lustrale pentagonale, la più antica nel suo genere

   
                                       

 Necropoli

                                                                       
                                         
 AQUILA o FALCO che prende l'anima tra le ali per condurla ad una nuova vita

                             
                                 

 Tomba sicula del Maestro

                                                   


                                               
                                                     nell'acqua si può notare il riflesso del
                                                     cielo,durante la notte questa vasca veniva
                                                     usata per lo studio del cielo



 coppe rituali
                                          

Il foro sta ad indicare forse qualche stella o costellazione
                                          
                                             
simboli,femminile e maschile,di fertilità

©copyright Giuseppe Tizzone    

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