Calatabiano o Kattabiano





La traduzione del nome Calatabiano, si deve al geografo arabo Muhammad al-Idrisi che diede
 al toponimo del paese un adattamento arabo, قلعة, kalaat (castello), mentre -biano non è riconducibile a un nome arabo.
Kattabiano è il nome in siciliano, ancora oggi se si chiede ad un abitante della cittadina da dove proviene, ti risponderà in siciliano che è di Kattabiano.
La storia di Calatabiano è legata a quella del suo castello, che si erge su un'altura a 160 metri d'altitudine, all'imboccatura meridionale della Valle dell'Alcantara. Con tutta probabilità, stante l'importanza strategica e militare del sito, una fortezza doveva già essere presente in epoca greca e forse addirittura sicula. A tal proposito Julius Schubring sostenne che i Siculi dovevano tenere un caposaldo all'imboccatura della valle, di fronte al monte Tauro, questa affermazione è confermata dal sito poco distante di Pietra Perciata nel territorio limitrofo di Castrorao, che dimostra la frequentazione del sito fin dalla preistoria.

Il castello, nella sua conformazione attuale, con l'annesso borgo collinare cinto da mura merlate, è riconducibile a una fortificazione sommitale di epoca bizantina. La monetazione bizantina ritrovata va dall'epoca dell'Imperatore Eraclio all'Imperatore Leone VI. I ritrovamenti archeologici dell'ultima campagna di scavi del 2008/2009 non hanno dato alcun segno di frequentazione araba del sito.
Una mia ipotesi è che il nome sia stato dato da esuli dell’isola di Creta e che il nome di Calatabiano derivi derivi da Kata-Biannos.
Kata, luogo in alto dove si vede in giù la pianura, e Biannos, una piccola cittadina dell’isola di Creta.






Fonti:https://it.wikipedia.org/wiki/Calatabiano, 07-11-2019
©Giuseppe Tizzone

Commenti

Post popolari in questo blog

Motta Camastra: i contemplatori del cielo - II

Sicilia, l’isola del Sole

Tintoria e battitore ebraico a Castiglione di Sicilia