L'occhio della sacerdotessa

Simbolo simile all'occhio della sacedotessa a Castiglione di Sicilia in contrada Orgale, cm 15x16 circa


Occhio della sacerdotessa


Sappiamo che i Siculi come gli Iranici erano popolazioni di stirpe indoeuropea. “indo” è la forma più antica costituita dal vedico e dal proto sanscrito, le teorie di una urheimat sono tutt’ora oggetto di studio, secondo l’archeologa Maria Gibutas la cultura Kurgan avrebbe sparso la propria lingua, religione, questa rimane ancora l’ipotesi più accreditata. Fu nell'area dell'Afghanistan settentrionale e Iran che i Veda acquisirono le loro prime caratteristiche religiose,  i sacerdoti-esse trasmettevano i loro sapere in forma orale.

“Un occhio artificiale dorato di 5,000 anni che una volta era sul volto di una maga o sacerdotessa dell'antica Persia, è stato dissotterrato da archeologi iraniani e italiani. E' la prima protesi trovata al mondo e fu indossata da un'antica sacerdotessa persiana. La donna era alta m1.85 e gli effetti affascinanti dell'occhio d'oro, probabilmente avranno convinto le persone che poteva leggere nel futuro. " L'occhio deve aver brillato in modo spettacolare, conferendo alla donna uno sguardo misterioso e soprannaturale," lo ha detto il leader della squadra italiana Lorenzo Costantini, che ha aggiunto: " deve essere stata una figura molto sorprendente ed esotica."
La Sacerdotessa è vissuta più di 5,000 anni fa in quello che ora è l'Iran, dove il suo scheletro è stato dissotterrato nel 2006 da archeologi iche stavano scavando in un'antica necropoli a Shahr-I-Sokhta [" la città bruciata"] nel deserto di Sistan. Il bulbo oculare è fatto di un materiale leggero derivato dalla pasta di bitume e poi con una miscela di catrame naturale e grasso animale. Le linee erano state incise dall'iride e dall'oro che erano state applicate in un sottile strato sopra la superficie. Un piccolo buco era stato forato su ciascun lato della sfera, che aveva un diametro di poco più di 2,5 cm.
L' esame microscopico ha confermato che l'occhio artificiale era stato indossato durante la vita, aveva un'impronta da contatto prolungato e segni di filo. Ulteriori analisi suggeriscono che la donna potrebbe aver avuto un ascesso sulla palpebra a causa del contatto a lungo termine con l'occhio d'oro.
Mansour Sajjadi (ritratto), leader della squadra iraniana, ha dichiarato che lo scheletro era quello di una donna, di età compresa tra i 25 e i 30 anni, la cui causa di morte non poteva essere determinata, anche se deve essere stata una donna in salute. L'occhio artificiale, aveva i capillari fatti con fili d'oro.
Nella tomba di questa donna, è stata trovata una cornice in pelle per gli occhi artificiali.”
Lo stesso simbolo inciso nell’occhio della sacerdotessa lo troviamo in una tomba a grotticella artificiale in contrada Orgale a Castiglione di Sicilia, possibile datazione dall’età del bronzo medio a quella del ferro.


Occhio artificiale della sacerdotessa




 

Tomba a grotticella artificiale a Castiglione di Sicilia



Fonti:
Castiglione dei Siculi Trinacia o  Sikuli, Sheklesh, Šekeleš , Shikalayu, https://www.facebook.com/CastiglioneDeiSiculi/

©Giuseppe Tizzone


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