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Cuba di Castiglione di Sicilia |
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Cuba di Rometta |
La Cuba di Rometta come
quella di Castiglione di Sicilia, rappresentano un esempio unico di geometria
sacra in Sicilia.
La chiesa bizantina di Rometta è intitolata al Santissimo Salvatore, ma la
dedica esatta dell'edificio è Santa Maria dei Cerei. La costruzione è databile
tra il V ed il VI secolo. La chiesa si presenta con pianta a croce greca
inserita in un quadrilatero, queste tipologie di costruzioni vennero diffuse
nel mediterraneo grazie al monachesimo siriaco.
I vari restauri della chiesa fatti in modo superficiale non permettono del
tutto di vedere quella che era l’architettura originale, l’interno doveva essere interamente pieno di affreschi,
rimane visibile forse una Madonna con Bambino.
La cupola rappresentava una sintesi della volta celeste dove vi era il trono con
l’Altissimo il Creatore sorretto dagli Arcangeli che propaga in terra il suo
verbo per mezzo dei quattro Evangelisti.
La cuba di Rometta come quella di Castiglione di Sicilia e altre rappresentano
un modello cosmogonico comune ad altre tradizioni, si tratta di un modello
geometrico. L’interno doveva essere interamente basato su un obiettivo ben
definito da una circolarità entro cui si iscrive un quadrilatero che in quella
di Rometta si trasforma in ottagono per via rotatoria infatti la cupola all’esterno
si poggia su una struttura ottagonale a gradoni.
Una trasmutazione geometrica del quadrato in cerchio, del cubo in sfera, per
via ottagonale rappresenta la congiunzione tra terra e cielo e il Cristo
Pantocratore che modella le cose terrestre a quelle celesti.
Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce un canale che conduce a una
vasca al centro della cuba. Secondo la tradizione paleocristiana il battistero era
costituito da una vasca, giacché doveva permettere la parziale immersione del
battezzando. La cuba di S. Domenica di Castiglione ha pianta
quadrata da cui fuoriescono speroni perimetrali e la semicirconferenza
dell'abside maggiore. Nell'interno possono riconoscersi tre navate divise da quattro pilastri, sicchè
la centrale è ridotta a uno spazio quasi quadrato. L'abside al centro è
fiancheggiato da due nicchette che come in S. Salvatore di Rometta, funzionano
da protesi e diaconico. Nel complesso rappresenta un tipo collegato alla pianta
basilicale e centrale insieme, nel quale appare manifesta la divisione in due
parti distinte, il santuario, costruito dall'abside e dal transetto, e l'aula
tripartita, separata dal santuario da un arco a tutto sesto, impostato su
pilastri. La chiesa è coperta con tre differenti sistemi nelle sue diverse parti; a botte
le due navatelle laterali, e la navata centrale con pseudo-cupola a nascimenti
angolari a mensola, come nel battistero dei Pagani a Ravenna. L'abside è fiancheggiata da semicolonne di blocchi lavici, due altre colonne
simili erano collocate, in corrispondenza, nelle riseghe dei pilastri che le
fronteggiano, vi si trova una bifora rivolta ad Est, faceva sì che in base al
calendario lunare, la prima domenica dopo la prima luna piena dell’equinozio di
primavera desse inizio alla Santa Pasqua. Gli archi dell'edificio sono a pieno
centro, bravamente fabbricate, e s'impostano un po’ indietro della linea dei
piedritti. In corrispondenza con i pilastri, tanto sul prospetto che nelle
fiancate, esistono dei contrafforti, ripetuti pure intorno all'abside. Le
finestre, alcune monofore, una bifora all’abside e una trifora all’ingresso
(rappresentante la Trinità), sono ad archetti di mattoni misti a pietra
calcarea, che forse erano sostenuti in origine da colonnette con pulvini a
stampella. La complessità della pianta e delle strutture di questa chiesa,
fanno pensare a un momento stilistico posteriore a S.Salvatore di Rometta. Sembra assai probabile che S.Domenica debba riportarsi ,come cronologia
assoluta, dalla fine del VII a non oltre i primi del X, ai pari di quella di
Rometta la sua maggiore adesione a forme propriamente Bizantine va forse
ricondotta all'afflusso di monaci dall'oriente che registrato in questo periodo
bizantino prearabo, il quale del resto in questa parte Siciliana verso Messina,
si prolungò per mezzo secolo rispetto a Siracusa, occupando anche i primi anni
del sec. X quando solamente, con la presa di Rometta, vi fu esteso il dominio
musulmano. Il Freshfield giudica S.Domenica il solo edificio di Sicilia cui pienamente
convenga il termine di bizantino, e certamente in esso gli influssi orientali
sia nella pianta che nei sistemi di copertura sono più evidenti e numerosi che
nelle altre costruzioni Siciliane, Anche il sistema costruttivo, se permane di
tipo romano, nell'applicazione a questo tipo planimetrico risente nettamente
dell'arte bizantina. Del tutto bizantino perchè risponde agli accorgimenti
usati in oriente per evitare l'uso di pesanti centine è il sistema della
cupola. Il confronto più vicino è S.Elia di Tessalonica, nondimeno nè qui nè in
altra chiesa di oriente si ha un tipo nel quale si ritrovi con precisione il
singolare complesso costruttivo di S.Domenica.
Giuseppe Tizzone
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Planimetria della cuba di Santa Domenica, Castiglione di Sicilia |
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Cuba di Castiglione di Sicilia prima degli interventi di restauro |
Madonna con bambino
Tracce di affreschi
Tracce di affreschi
Arco a testa di chiodo
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